Le sparate della Ferragni

Fdi ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni”.

La influencer Ferragni dixit. Come medico e fondatore della Marcia per la Vita qualcosina di aborto conosco e posso affermare che quanto afferma la signora in questione è totalmente non suffragato dai dati. Aggiungo: magari fosse vero.

Ancora una volta, le persone parlano di argomenti senza avere acquisito la minima competenza per farlo. La fonte che smentisce la signora Ferragni è la relazione sullo stato di attuazione della legge 194 presentata al parlamento il giorno 8 Giugno dal ministro della salute Speranza, che non è certo un pro-life antiabortista.

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Ne valeva la pena?

Fatto n. 1 Partiamo dal T0. L’Ucraina è in guerra dal 2014 contro i separatisti del Donbass.

Fatto n. 2 C’erano 3 condizioni russe per non entrare direttamente in guerra a fianco dei separatisti:1) che l’Ucraina non entrasse nella NATO 2) che l’Ucraina riconoscesse la Crimea come parte della Federazione Russa3) che l’Ucraina riconoscesse l’autonomia alle regioni di Donetsk e Luhansk.

Fatto n. 3 A tutte la risposta dell’Ucraina è stata negativa. Per quanto riguarda la prima, si è detto che l’Ucraina come Stato indipendente poteva fare quello che vuole (la cosiddetta politica delle porte aperte della NATO)

Fatto n. 4 La perdita della Crimea avrebbe significato rinunciare al 4,3% del territorio. L’autonomia delle due repubbliche del Donbass non avrebbe determinato la perdita di territori, ma questo probabilmente sarebbe stato solo formalmente e più probabilmente all’autonomia sarebbe seguita l’indipendenza e poi la riunione alla Russia. Dunque consideriamo per il Donbass un’altra perdita dell’8,5% del territorio ucraino. Complessivamente cedere in toto alle richieste russe avrebbe significato perdere il 12,7% del territorio dell’Ucraina.

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Gli effetti della vaccinazione

I dati sono i più recenti resi disponibili dall’Istituto Superiore di Sanità. Cosa dimostrano?

Fig. 1: I non vaccinati si infettano in misura maggiore rispetto ai vaccinati in una misura che va da 2 a 4 volte. Questo smentisce l’affermazione: “I vaccinati si infettano come i non vaccinati”.

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Novavax, quello che siappiamo

A richiesta, cerco di fornire alcune informazioni sul vaccino di NOVAVAX il cui nome commerciale è Nuvaxovid in formula di domanda e risposta.
Questo, in sintesi, è quello che si sa e che non si sa ancora, al meglio delle mie conoscenze.
Cosa contiene?
La fiala contiene la glicoproteina spike del SARS-Cov-2 insieme ad un adiuvante, cioè un potenziatore della reazione immunitaria, chiamato Matrice-M.
Come è stata ottenuta la glicoproteina spike?

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La verità su Anakinra

Leggo un articolo in cui si scrive: “la soluzione era a portata di mano, e fin dal maggio del 2020. Lo studio dei ricercatori del san Raffaele dimostrava che molecole come Anakinra, ad azione immunosoppressiva capace di spegnere l’eccessiva risposta immunitaria e contribuire in questo modo alla ripresa funzionale dei polmoni, era una via da seguire. Ma lo studio dell’Istituto è rimasto lettera morta: l’AIFA non lo ha mai approvato – visto che si tratterebbe di un utilizzo off-label del farmaco, ovvero oltre il suo utilizzo autorizzato – e il Ministero non lo ha mai preso in considerazione per i protocolli di cura domiciliare, che sono rimasti inchiodati al paracetamolo e alla vigile attesa”.

I pilastri argomentativi sono dunque 3:

1) c’è un farmaco che ha dimostrato efficacia contro il Covid.

2) Le prove di efficacia erano disponibili sin dal maggio 2020 da uno studio pubblicato dal professor Giulio Cavalli all’interno di una più complessa indagine coordinata dal professor Zangrillo.

3) Nonostante questo, il Ministero e l’AIFA non lo hanno messo a disposizione per le cure domiciliari.Il lettore medio, non esperto di questioni sanitarie, cosa dovrebbe dedurne? Io direi come minimo che le autorità sono composte da incompetenti, nella ipotesi peggiore da assassini, atteso il principio morale e giuridico che non evitare un male che si potrebbe evitare equivale a cagionarlo. In ogni caso sarebbe colto da indignazione, se non da furore.

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Considerazioni varie su vaccino, covid ecc.

“Non conosciamo gli effetti collaterali a lungo termine”. È uno dei refrain argomentativi di coloro che in totale buona fede sono timorosi rispetto alla vaccinazione Covid. Partiamo da un fatto innegabile: è vero; non è ancora trascorso un anno dall’approvazione dei vaccini contro il Covid e non possiamo avere dati sul medio e lungo termine. E sgombriamo il campo da un altro equivoco: non avere questi dati è una lacuna che non fa piacere a nessun medico. Fatte queste necessarie precisazioni, precisiamo esaminando il passaggio successivo dell’argomento di chi rifiuta il vaccino sulla base del timore di cui sopra che più o meno dice: “poiché non conosciamo gli effetti a lungo termine, io il vaccino non lo faccio”.

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Con chi sta Benedetto

Questa foto è stata scattata il 1 agosto. Ritrae Benedetto XVI con monsignor Livio Melina, “misericordiato” dal braccio di Vincenzo Paglia. Per informarsi sul Giovanni Paolo II, il Papa emerito non ha ricevuto né Vincenzo Paglia, né Pierangelo Sequeri ( i nuovi dominus dell’Istituto).

Da che parte stia Benedetto lo possono negare soltanto i ciechi, naturali o volontari poco importa.

I rischi del sesso anale

Per i colleghi che dovessero incorrere in noie semplicemente per fare il loro dovere ed informare che i rischi del sesso anale sono superiori a quelli connessi al sesso vaginale, e per la popolazione generale che da tali notizie può assumere scelte più informate, intendo inaugurare una serie periodica di post che mostri i dati della letteratura scientifica.

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