A un anno da una denuncia che ha previsto i giorni attuali
Tradizione Famiglia Proprietà ha il piacere di pubblicare il seguente lavoro di due collaboratori dell’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira (IPCO)
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L’Istituto Plinio Corrêa de Oliveira (IPCO) ha pubblicato, il 26 aprile 2020, il suo manifesto-denuncia intitolato “Approfittando del panico della popolazione e del sostegno spirituale del Vaticano – La maggiore operazione di ingegneria sociale e di trasbordo ideologico della Storia”.
Il documento accusava i governi di precipitazione nell’aver adottato drastiche misure di confinamento sulla base di stime esagerate della letalità del coronavirus cinese e di modelli matematici irrealistici, con gli enormi costi sociali ed economici derivati.
Per l’IPCO, sarebbero stati quattro i beneficiari della crisi generale generata dai confinamenti: il regime comunista cinese, il movimento ecologico radicale, l’estrema sinistra e i promotori di un governo mondiale.
A un anno dalla pubblicazione di detta denuncia, ci è sembrato opportuno tentare di fare un bilancio e un aggiornamento di questo piano universale di sovversione totalitario-ecologica e di scristianizzazione dell’Occidente, che ha assunto proporzioni mai viste nella Storia.
Sulla base di una epidemia virale reale che purtroppo ha falciato molte vite, è stato presentato come inevitabile un grande cambiamento in tutti gli aspetti dell’esistenza umana. I fatti accaduti nell’ultimo anno non solo hanno confermato quel che è stato detto in quell’occasione, ma hanno reso ancor più evidente la sproporzione tra la risposta all’epidemia e il carattere pernicioso della cosiddetta “nuova normalità” che da quella deriva.