Anagrafi in rivolta: in giro un losco figuro, che non si sa da dove venga e dove vada. Correre ai ripari!

La più antica icona del Volto di Cristo Pantocratore, su legno, risalente sec. VI.
Monastero di S. Caterina del Sinai
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Repubblica del 10 Ottobre 2019: “Radio Maria pubblica la carta di identità di Gesù: fedeli in rivolta sui social” (qui).

Aleteia del 12 ottobre 2019: “Radio Maria e la “carta d’identità” di Gesù. I social si scatenano” (qui).

Prima di colazione, un’amara lettura: gli articoli di Repubblica e di Aleteia. Repubblica, in stile di relazione concisa, sobria, dei fatti -dopo la tirata di orecchie della Sala Stampa Vaticana- porta in scena la “rivolta” dei fedeli della pagina “fb” di Radio Maria. Aleteia, con pacatezza, riflette e in qualche modo scusa Padre Livio, forse ignaro. Lodevole l’intento di Aleteia.

Repubblica utilizza sconnessi commenti di alcuni lettori della pagina “fb” di Radio Maria.

Non avrei mai pubblicato questo pseudo sussidio che Radio Maria ha diffuso, sia per i buoni motivi addotti da Aletea che per molti altri.

La C. I. diffusa da Radio Maria

Ma il fatto è successo. Se, però, si volesse avere un sincero occhio culturale, non si dovrebbero dimenticare molti altri scempi, realizzati dalla stampa o dalla cinematografia, cristiane o no, anche da frange, inquietantemente ampie della stessa chiesa.

Chi si lamentò, nel 2012, della CEI per l’immagine pubblicata su Famiglia Cristiana per il Convegno della Chiesa Italiana?

“Aperto a Roma il convegno del Progetto culturale Cei. Molti studiosi con i cardinali Bagnasco, Ruini, Scola e Ravasi. Il dossier di Jesus nel 2003 (art. del 10/02/2012) qui

Eppure era già stata utilizzata da Jesus nel 2003!

Chi mai si lamentò, sulla stampa “laica”, per i complessi rockettari nelle chiese, protrattisi per decenni, o per le chiese trasformate in sale concerto con tanto di biglietto e SIAE, le liturgie in spettacoli teatrali per prime donne?

Chi si lamentò, del film “Jesus Christ superstar”? Se ne fecero invece ampie lodi. Chi criticava era considerato tradizionalista! Non erano tentativi giustificati per parlare alla gente contemporanea?

E nell’anno del Giubileo della Misericordia, quale stampa “laica” si lamentò per lo scempio della facciata di San Pietro in versione pseudo ecologica?

“FIAT LUX” GIUBILEO A SAN PIETRO: GLI ANIMALI video

Un vero “peccato”, questo evento? Perché barriti e ruggiti richiamavano più l’avanzare di simboli diabolici e mostruosi, nella Chiesa, che voler ispirare una custodia sapiente del Creato!

Eppure, andava bene così!, pare. Forse per banalità e ignoranza che non sanno rispettare il senso della liturgia, la grandezza dell’arte rinascimentale. Oppure, fu un modo architettato da qualcuno per dissacrare?

Ora, Radio Maria ha pubblicato una “carta di identità”, -modo di dire ampiamente presente nella lingua italiana-. Ovviamente, tradotto in immagine, -perché pensato per una pagina “fb”-, è di maggior impatto e può apparire banale e blasfemo. E meno male che è stato riproposto il Gesù Misericordioso e non quello in camicia e cravatta di Jesus!

Ma ciò che addolora chi crede, sono le reazioni scomposte di lettori che da anni, forse, ascoltano le trasmissioni di alto livello di Radio Maria in molti campi: dalla teologia all’esegesi, dalla catechesi alla storia, dalla medicina alle problematiche sociali ed educative.

In un minuto, questi presunti “ascoltatori”, hanno dimenticato tutto? pretendono spiegazioni??

Ma se Radio Maria avesse sbagliato, -e può aver sbagliato, ma forse intendeva solo dare l’idea che Gesù è tra di noi con un indirizzo celeste ed un modo di pensare diverso-, e avessimo cercato di cogliere la buona intenzione, ci saremmo risparmiati livore inutile e dannoso e anche del tempo prezioso.

Piace, invece, al Cielo che la Chiesa, ed enti ad essa collegati, -come anche Radio Maria ampiamente dimostra quotidianamente da decenni- sanno fare anche cose molto belle, per esempio questa.

Lustratevi gli occhi e tenete il cuore nella pace del Signore.

I VOLTI DI CRISTO NELL’ARTE

Tibi sit Gloria, Domine!

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Autore: Marcello Giuliano

Nato a Brescia nel 1957, vive a Romano di Lombardia (BG). Dopo aver conseguito il Baccelierato in Teologia nel 1984 presso il Pontificio Ateneo Antonianum di Roma e il Diploma di Educatore Professionale nel 2001, ha lavorato numerosi anni nel sociale. Insegnante di Religione Cattolica nella Scuola Primaria in Provincia e Diocesi di Bergamo, collabora ai cammini di discernimento per persone separate, divorziate, risposate ed è formatore per gli Insegnanti di religione Cattolica per conto della stessa Diocesi. Scrive sulle riviste online Libertà & Persona e Agorà Irc prevalentemente con articoli inerenti la lettura simbolica dell’arte ed il campo educativo. Per Mimep-Docete ha pubblicato Dalla vita alla fede, dalla fede alla vita. Camminando con le famiglie ferite (2017); In collaborazione con Padre Gianmarco Arrigoni, O. F. M. Conv., ha curato il libro Mio Signore e mio Dio! (Gv 20, 28). La forza del dolore salvifico. Percorsi nella Santità e nell’arte, (2020). Ancora con Padre Gianmarco Arrigoni O. F. M. Conv., Non è qui, è Risorto! Mimep-Docete, Marzo 2024.

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