Il primo è una breve intervista al direttore François Billot de Lochner, direttore del giornale francese online Liberté politique. Tema: La menzogna è il principale strumento per la decostruzione sociale.
Il secondo è un “commento alla tragicommedia catalana” di Alfonso Basallo, direttore del giornale spagnolo online ACTUALL.
François Billot. – Oggi la menzogna è lo strumento principale dei decostruttori. Ma non è una cosa nuova. Durante la Rivoluzione Francese, nell’Assemblea si diceva chiaramente: “Voi dovete mentire, perché è ciò che alla fine permetterà di far prosperare la Repubblica”. Sono ormai note le dichiarazioni di membri della Convenzione, che sono del tutto straordinari. A quell’epoca la menzogna era considerata come facente parte del normale processo rivoluzionario, che avrebbe davvero permesso di disarmare la società, trasformandola completamente.
Intervistatore. – Ci faccia degli esempi.
François Billot. – Beh, è presto detto, perché mi riferisco a un personaggio straordinario, è un racconto incredibile! Io ringrazio questo signore di avere illustrato il suo pensiero. Si tratta del celebre Romero, che è presente in tutte le battaglie relative all’aborto, al matrimonio omosessuale, all’eutanasia, eccetera. È la punta più avanzata dei maestri di pensiero, e davvero un campione di categoria della distruzione dei valori morali della Francia. Lo stesso Romero ha dichiarato: “Ma certo che noi eravamo consapevoli, al tempo dei PAX, che questi avrebbero portato inevitabilmente al matrimonio fra omosessuali. Certo, aveva ragione!
Si vede un breve video in cui Romero conferma quanto affermato da François Billot.
François Billot. – Ecco, bisogna avere una strategia politica per arrivare dove si vuole. E si utilizza la menzogna per disorientare la società per giungere alla vittoria. Oggi è l’arma maggiore per i decostruttori, e se ne servono con forza e ardore da decine di anni.
Intervistatore. – Come si può far fronte a questa “arma di distruzione di massa” della società?
François Billot. – Beh, ascolti, io non vedo che una soluzione. La menzogna è utile solo quando è pubblica. Questo vuol dire che è utilizzata dai media, perché la gente non sappia che si mente. Dunque, per contrastare la menzogna bisogna escludere i media più noti, che vivono sulla menzogna, e orientarsi verso i media che informino correttamente, rispettando la verità dei fatti. Liberté politique è uno di questi (E cita altri media francesi che informano e formano. Per noi italiani potremmo citarne alcuni, come Libertà e Persona, La Nuova Bussola Quotidiana, Basta Bugie, Tempi, L’Occidentale, Radio Maria, e tanti altri. Ndt). Quindi – prosegue François Billot – il nostro dovere è di consultare questi mezzi di comunicazione, che sono davvero al servizio della verità. E sappiamo che verità e libertà debbono camminare assieme, perché è “la verità che ci renderà liberi”! Perché la menzogna, se continua a diffondersi così, ci metterà direttamente sulla scia della distruzione e della morte.
Di che cosa vivrà la Catalogna dopo il suo “brexit”?
Alfonso Basallo. – La vicenda catalana mi ricorda il fidanzato che va a chiedere a un padre la mano di sua figlia. E allora il padre gli chiede: “Beh, ma di che cosa vivrete”? e il ragazzo gli risponde: “Io, dell’amore, no”? Si, ma non si vive di solo amore, e non si vive nemmeno di nazionalismo, perché sono cose molto simili, a volte drammatiche, ma poco pratiche. Però in questo caso si vive di questo. E per questo i catalani si stanno imbarcando in questa avventura, che non ha ritorno. Perché dovremmo chiederci: chi pagherà gli stipendi del mese di ottobre ai Mozos de scuadra? Che cosa succederà con la produttività e il lavoro, che potrebbero sfumare? Che cosa succederà con il debito catalano? Cosa succederà alla tranquillità finanziaria della Catalogna, ora sostenuta dal Fondo di Liquidità autonoma dello Stato? Cosa succederà alle banche? Già sappiamo che le due principali banche della Catalogna, Caixa e Sabadell, stanno progettando il trasferimento di sede in vista del possibile collasso economico.
Significativamente, il giorno successivo del referendum le due banche perdettero il 10% in Borsa. E gli azionisti hanno perso 3 miliardi di euro. Ecco questa è la tremenda responsabilità di un’élite corrotta e nazionalista, che vuole portare la Catalogna in un cammino senza ritorno.
Colui che ha saputo riflettere nel modo migliore al riguardo è stato l’economista David Tarduga, quando ha detto che l’indipendenza della Catalogna gli ricorda la rappresentazione del “fantoccio Monchito”. Tutti ricordiamo le pantomime del Fantoccio Monchito, di José Luis Moreno. (José Luis Moreno è un famoso ventriloquo spagnolo, che diverte con le sue scenette comiche azionando il fantoccio con il suo braccio destro. Visibile nel video. Ndt). Sarebbe come se quel fantoccio volesse chiedere a José Luis l’indipendenza. Ma, che cosa succederebbe al fantoccio se volesse staccarsi da colui che gli dà voce e vita?
Signor Luis Puidgemont, ciò che non può essere, non può essere! È impossibile!
(Questi due brevi interventi ci fanno capire quanto sia subdola e spesso affascinante la menzogna di “colui che è menzognero e omicida fin dal principio”. Del diavolo, insomma, alla cui seduzione propagandistica spesso credono anche coloro che dicono di non credere alla sua presenza malefica. Non per nulla il famoso economista Ettore Gotti Tedeschi, in un suo recente libro, lo definisce “Il grande pensionato”. Infatti, nell’epoca delle ideologie, di cui fanno parte anche i nazionalismi insensati, egli ha già chi lavora per lui. Così le varie promesse di libertà, diritto e autodeterminazione, finiscono in tragedia. Per questo la storica Angela Pellicciari, dà per sottotitolo al suo libro La gnosi al potere: “Perché la storia pare essere una continua congiura contro la verità”. Ma in questa società liquida e relativista, il cui dogma è che non esiste verità, ma solo opinioni, ecco che si impone sempre più il pensiero unico e il tarlo della divisione e della disgregazione. Quale sarà allora l’antidoto a questi tremendi mali? Beh, il ritorno (la conversione), a Colui che è Verità, Amore e vittoria contro il Male, la disgregazione e la morte! Sapranno i popoli europei, in questo 7 ottobre, che ci ricorda la vittoria della cristianità sull’islam, nella battaglia navale di Lepanto, ritrovare le loro vere radici cristiane e, con i fratelli polacchi, prendere in mano l’«arma» del Rosario, invocando la Regina delle Vittorie a difesa della vera concordia e fraternità, che solo Dio Padre ci dà?