Il business dell’accoglienza

cattura

Domenica a Bologna, città dei cardinali Gicomo Biffi e Carlo Caffarra, che non sono mai stati neppure nominati, Bergoglio ha messo in scena l’ennnesimo spot pro immigrazione, recandosi dell’hub di via Mattei, dove vengono ospitati circa 1000 profughi. Veniva da qui Abid Jee, il mediatore culturale, stipendiato con i soldi pubblici, secondo il quale le donne stuprate, dopo un po’, godono. Le cooperative che gestiscono la struttura prendono dallo Stato italiano dai 9 ai 12 milioni di euro annui.

Un grande business, dentro il quale stanno migliaia di donne immigrate che finiscono nella prostituzione; bambini che vengono arruolati nella criminalità; adulti che si trovano a vivere senza famiglia, senza lavoro, mantenuti, e che non di rado delinquono (spaccio, violenze..).

Si continua a chiamarla accoglienza, ma come risulta anche da Mafia capitale, si chiama business: perchè la gestione degli immigrati, a cura di ONG, cooperative, politici…, pur presentata come opera di bene,  “rende più della droga”.

 

https://www.youtube.com/watch?v=7NzexUMmMyo

 

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