Niente di nuovo sotto sole, verrebbe da dire. Dopo la nomina di mons. Paglia alla guida della Pontificia Accademia per la Vita, si iniziano a vedere le pericolose derive di una scelta che in tanti hanno giudicato più che azzardata. In questi giorni ne ha parlato La Nuova Bussola Quotidiana (qui http://www.lanuovabq.it/it/articoli-accademia-dellavita-lo-spoilsystem-vaticano-20149.htm e qui http://www.lanuovabq.it/it/articoli-accademia-dellavita-lo-spoilsystem-vaticano-20149.htm) avanzando preoccupazioni e critiche per la nomina dei 45 nuovi membri ordinari della Pontificia Accademia della Vita. Per il direttore Cascioli, sotto sotto, si annida l’obiettivo (non dichiarato a parole, ma a fatti….) di rimettere in discussione l’enciclica Humanae Vitae (1968) di Paolo VI. Era stato lo stesso Paglia, fresco di nomina, ad annullare una conferenza internazionale (con tanto di relatori e temi assegnati) in programma alla Pontificia Accademia proprio sul documento, tanto vituperato dai modernisti, di Paolo VI. E come un copione che si ripete non mancano, anche in questa circostanza, le mobilitazioni e i sostegni dal mondo ultra laicista. Questa mattina nella sua consueta, quanto noiosa, rassegna stampa Massimo Bordin ha preso le difese di mons. Paglia attaccando le pagine de La Verità che oggi, con un bellissimo articolo di Renzo Puccetti, cerca di fare chiarezza sulle recenti nomine della Pontificia Accademia e, soprattutto, sull’opportunità di mons. Paglia alla sua guida. Le analisi di Puccetti sono, come sempre, precise e puntuali e danno un notevole contributo affinché ciascuno possa esprimere un proprio giudizio informato.