8 per mille: il cappio al collo della Chiesa italiana

cappio

 

Il sinodo dei giovani non comincia bene. Ad aprire il dibattito, infatti, tre conferenze organizzate presso l’Università pontificia lateranense.

Tra i relatori, Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla presidenza del Consiglio dei Ministri e il cardinal Maradiaga (quello così raffinato che ha liquidato come “pensionati che non hanno neppure letto Amoris laetitia, i 4 cardinali dei Dubia).

Ma perchè Maria Elena Boschi?

timthumb-php

Forse perchè favorevole all’aborto, alla fecondazione artificiale e madrina principale della legge sulle unioni civili?

O per la sua battaglia a favore delle adozioni gay?

Così argomentava rispetto ad esse già nell’aprile 2014:

Cominciamo a riconoscere la parità tra coppie gay ed etero e poi, un passo alla volta, aspettiamo che il Paese sia davvero pronto ad accogliere le “nuove” famiglie (https://www.vanityfair.it/news/politica/14/04/22/maria-elena-boschi-intervista-ministro).

Oppure la Boschi è stata scelta per le frequentazioni massoniche della sua famiglia (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/massone-dillo-tua-sorella-fu-inequivocabile-labiale-che-13-115231.htm)?

O per la sua nota gestione dell’Unar?

Oppure per come ha distrutto le adozioni internazionali da presidente della Commissione adozioni internazionali (http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/05/adozioni-il-ciai-contro-la-commissione-presieduta-dalla-boschi-non-si-riunisce-non-controlla-e-non-da-finanziamenti/3295648/)?

Non lo sappiamo. Conosciamo soltanto i suoi legami con personaggi come Nunzio Galantino, e questi bastano ad illuminarci: nemico giurato dei principi non negoziabili, Galantino è un noto fan del Pd, e per sostenere il suo partito, non arretra davanti a nulla.

Ma ciò non basta. E’ di oggi la notizia che il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, che ovviamente non si espone mai senza il consenso del suo superiore (di fatto il già citato Galantino) ha lanciato un chiaro e inaudito endorsement ai 5S di Grillo (favorevoli a matrimoni gay, droga libera, eutanasia, gender…), prendendo come pretesto le giuste dichiarazioni di Di Maio sul lavoro domenicale (ma vogliamo davvero credere che possano, da sole, motivare un endorsement politico?).

Perchè? Evidentemente si annusa l’aria: sino a oggi domina il Pd (teniamocelo caro), ma sembra che il futuro sia dei grillini (prepariamoci). E’ dunque bene iniziare un graduale riposizionamento.

Di fronte a tanto machiavellismo, cosa possono fare i cattolici?

Semplicissimo: provare a tagliare questo perfido legame tra Chiesa e politica.

Perchè hanno chiamato la Boschi? Probabilmente anche per un motivo molto semplice: da anni la chiesa italiana vive nel terrore che gli tocchino l’8 per mille. I silenzi continui ogni volta che in Parlamento si discute di aborto, droga libera, eutanasia… sono dovuti senz’altro a un disinteresse sincero, proprio di una fede insipida e spenta, ma anche al timore di vendette economiche. E i 5S? Hanno spesso detto che se andranno al potere toglieranno l’8 per mille: vedi mai che dandogli spazio sul giornale della Cei e strizzandogli l’occhiolino, cambino idea, come tutti i rivoluzionari che, una volta arrivati al potere, diventano ragionevoli.

Si ha dunque paura che venga toccato l’8 per mille, che certamente serve anche a tante buone cose, ma soprattutto a ripianare i debiti dei monsignor Paglia e Mogavero… a finanziare case per extracomunitari, a tenere in piedi realtà del tutto improduttive come SAT 2000 (una tv che costa grandi cifre con pochissimi risultati), Avvenire (che ha 7/8 volte i giornalisti di altre testate equivalenti)…

Chiesa povera non solo a parole, ma davvero; ciò significa anche chiesa libera; chiesa che si affida alla Provvidenza, e non ai soldi pubblici e alle amicizie politiche, quali che esse siano.

Liberiamo la chiesa dal cappio mondano, cessiamo di versare l’ 8 per mille.

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Se questo articolo ti è piaciuto, condividilo.

Autore: Libertà e Persona

La nostra redazione si avvale della collaborazione di studiosi attenti alla promozione di un pensiero libero e rispettoso della persona umana, grazie ad uno sguardo vigile sulle dinamiche del presente e disponibile al confronto. Nel tempo “Libertà e Persona” ha acquisito, articolo dopo articolo, un significativo pubblico di lettori e ha coinvolto docenti, esperti, ricercatori che a vario titolo danno il proprio contributo alla nostra rivista online. Gli articoli firmati "Libertà e Persona" sono a cura dei redattori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *