Il cardinale Coccopalmerio, autore di un aureo libretto di commento ad Amoris laetitia (un lungo documento, i cui i passaggi più delicati non sono ancora ben chiari dopo 2 anni), ci illustra la vicenda di un padre, “abbandonato dalla moglie con tre bambini ancora piccoli“, sull’orlo del suicidio, che si unisce ad un’altra donna, da cui ha un altro figlio. Due “mogli” e 4 figli, dunque. A costui, e a costei, che si è unita con un uomo già sposato, si chiede il cardinale, come non dare la comunione, anche se vivono more uxorio, cioè, per la Chiesa, in adulterio?
Abbiamo saputo da fonti attendibili, che la storia citata dal cardinale è vera.
E che però ha avuto uno sviluppo, perchè, come si sa, la realtà e mutevole e la dottrina va quindi aggiustata di continuo: proprio mentre il fine giurista scriveva il suo decisivo commento, la seconda compagna del padre di 3 figli, stanca di allevare tre figli non suoi, e delle liti continue con la moglie del suo amante; arrabbiata perchè i tre figli della vecchia moglie litigavano spesso con il suo figlio, senza che il compagno intevenisse con decisione in favore dell’ultimo pargolo…ha deciso di andarsene.
L’uomo è così rimasto solo, con 3 figli da una moglie, e un ulteriore figlio dalla seconda compagna.
Un uomo solo con 4 figli? Il suicidio, ci ha già detto Coccopalmerio (che pure vive, lo speriamo, la verginità sacerdotale) è dietro l’angolo con 3, figuriamoci con 4!
Così l’uomo ha cercato, giustamente, un’altra donna, e la ha trovata: già sposata, divorziata, ma, grazie a Dio, senza figli. Così il pacchetto figli è rimasto di 4: 3 dalla prima, 1 dalla seconda.
Recatisi dal cardinale Coccopalmerio, per chiedergli di aggiornare il libretto, con gli ultimi sviluppi del loro caso, i due componenti della nuova coppia si sono sentiti rispondere: “Bendetti figliuoli, non ho tempo di riscrivere il mio ottimo lavoro, rispetto al quale i Dubia sono cosa da nulla, ma, senza cambiare la dottrina, fatta salva l’indissolubilità, secondo me entrambi potete accedere all’Eucaristia, quantomeno nelle diocesi di Palermo, Napoli… e nei seguenti paesi: Germania, Malta, Argentina… Non così invece a Genova, o in Polonia, Stati Uniti… Sapoete, oggi non esiste più la chiesa cattolica, ma ci sono chiese nazionali, come voleva Lutero, quel bravo monaco che noi ottusi preti cattolici abbiamo capito dopo 500 anni. Quanto a me, lo ripeto: come può un uomo rimanere solo, con 4 figli, senza una donna che gli faccia da “moglie” e faccia da “mamma” ai quattro pargoletti? Non dovete preoccuparvi delle parole di Gesù, o del magistero dei papi, anche se vi dite cristiani. Oggi vale una nuova regola: come vi sentite voi, e come si sente il prete a cui voi raccontate, mi raccomando con il giusto pathos, la vostra storia. Andate in pace, e motiplicate relazioni e figli. L’importante è essere sempre in compagnia”.
Così il buon padre di famiglia, è tornato a casa, e giustamente, poichè la terza compagna non ha meno diritti delle altre, sta pensando di fare un altro bambino con lei.
*si riteneva che lo stile scherzoso fosse evidente. Non lo è, per cui preciso: la storia è inventata, ma del tutto verosimile, e vuole solo dimostrare che il “caso per caso” porta ad un cortocircuito incredibile.