Sembra evidente il tentativo di emarginare sempre più il cardinale Raymond Burke: dopo averlo declassato, sin dal principio del pontificato, escludendolo da qualsiasi ruolo importante; dopo aver nominato, negli Usa, a ruoli importanti tutti i suoi avversari, oggi anche il suo ruolo, onorifico, di patrono dell’Ordine di Malta viene attaccato, con grave danno dell’Ordine intero.
Ma il cardinale non ha fatto nulla di male: ha solo posto delle domande, che assillano non solo lui, ma tantissimi ecclesiastici e tantissimi cattolici. Non si vuole rispondere. Si preferisce la persecuzione. E in nome dell’obbedienza, si pretende che altri uomini disobbediscano
alla Tradizione della Chiesa, ai papi precedenti, alla propria coscienza. La coscienza è sacra, se è di Scalfari e di Pannella. ..ma la coscienza dei 4 cardinali e di chi sta con loro, va calpestata.
Eppure, cosa insegnano Sant’Agostino e il dottore angelico, san Tommaso d’Acquino?
Ascoltiamoli: “Essendoci pericolo prossimo per la fede, i prelati devono essere richiamati dai sottoposti, anche pubblicamente. Così fece san Paolo, che era sottoposto a san Pietro: lo richiamò pubblicamente, in ragione di un pericolo imminente di scandalo in materia di Fede. E come dice la glossa di sant’Agostino: ‘Lo stesso san Pietro diede l’esempio a coloro che governano, così che, allontanatisi qualche volta dalla retta via, non ricusino come indegna una correzione che venga dai loro sottoposti’ ” ( Summa, II-II, 33, 4, 2)