Confidandosi, come ormai è consuetudine, con Eugenio Scalfari, Francesco I è tornato sul tema Trump. Il pontefice lo aveva attaccato, in passato, dichiarando che chi vuole costruire muri, non è cristiano. Non fu un bel modo per intervenire nel dibattito politico, ma tant’è…
Forse Francesco non sapeva che il muro in Messico lo aveva già in parte costruito Bill Clinton, il marito della candidata democratica Hillary,
l’avversaria di Trump.
Leggiamo qui:
“… nel 1994 il Presidente Bill Clinton diede inizio a quella che venne chiamata Operation Gatekeeper (ribattezzata in Messico Operación Muerte), con cui si approvò la costruzione di una barriera di separazione tra San Diego (California) e Tijuana (Messico); l’obiettivo dichiarato fu quello di riprendere il controllo della frontiera e contenere – se non impedire – l’immigrazione illegale ed il traffico di armi e droga, garantendo, in tal modo, un’efficace tutela della sicurezza dei cittadini statunitensi, vessati dagli innumerevoli episodi criminosi perpetrati da “fuorilegge” messicani. Tale operazione, messa in atto dalla US Border Patrol (agenzia federale responsabile dell’applicazione della legislazione dei confini) e rientrante nelle competenze di quello che all’epoca era chiamato United States Immigration and Naturalization Service [1], ebbe una grande eco a livello mondiale; ciononostante, occorre ricordare che non fu l’unica misura adottata dal governo statunitense per frenare l’immigrazione messicana…Nel 1993, infatti, aveva avuto inizio la cosiddetta “Operation Hold the Line” con cui si era aumentato il numero delle unità militari preposte al controllo della zona di frontiera tra El Paso (Texas) e Ciudad Juárez in Messico (ampliandola, in un secondo momento, allo Stato del New Mexico): vennero creati degli avamposti militari a distanza di un quarto di miglio l’uno dall’altro su tutta la zona perimetrale che si estendeva a venti miglia ad est e ad ovest della città statunitense. ” (http://www.bloglobal.net/2014/03/limiti-e-confini-il-boarder-wall-tra-messico-e-usa-2.html).
Oggi si torna sul tema e Francesco dice solo di temere per i poveri… Che Trump abbia davvero intenzione di far loro del male?
Forse Francesco dovrebbe scegliere meglio i suoi interlocutori, e, prima di parlare, dovrebbe informarsi di più. Perchè rischia davvero, sia quando parla di politica, che quando parla di storia ecc., di far fare alla Chiesa delle brutte figure.
Se si informasse, verrebbe a sapere che:
- Hillary Clinton è stata la candidata dei ricchi e di Wall Street
- Hillary Clinton ha speso in campagna elettorale il doppio, in milioni di dollari, di Trump
- Trump ha ricevuto il voto proprio dalle classi medie e povere.