Mons. Galantino e i venditori di rose picchiati: quando la mente è annebbiata dall’ideologia

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L’agenzia della Cei di Galantino, il Sir, riporta questa notizia:  “Non c’è niente di peggio di una religione ideologizzata, anche il Vangelo. Stiamo attenti e vigiliamo perché questo non avvenga, anche all’interno della Chiesa”. Lo ha affermato oggi a Roma monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervenendo alla presentazione del XXV Rapporto immigrazione Caritas/Migrantes. Commentando la strage di Dacca e facendo riferimento all’episodio di Porto d’Ascoli (alcuni bulli hanno picchiato due giovani venditori di rose del Bangladesh perché non sapevano rispondere a domande sul Vangelo), mons. Galantino ha definito al Sir questi fatti “una lettura stupida e distorta del Vangelo in cui a integralismi si risponde con integralismi e a violenza con altra violenza. È un danno gravissimo ideologizzare il Vangelo”.

Proviamo a capire: mons. Galantino è un relativista, per lui Cristo e Maometto uguali sono. Per questo non si può dire pane al pane vino al vino (“fanatici islamici hanno compiuto l’ennesima strage a Dacca”), ma occorre mettere sullo stesso piano una strage con persone uccise barbaramente, con un pestaggio di due immigrati.

Come dire: ci sono gli islamici che uccidono, ma anche i cristiani fanatici.

E’ vero, siamo in un clima di profondo anticlericalismo: mentre mons. Galantino attacca ogni giorno una certa parte della Chiesa, papa Francesco anatemizza, costantemente, gli “ultraconservatori” nella Chiesa, le suore “ziettelle”, i preti che fanno del confessionale una “camera di tortura” (ma chi?), quelli che dicono soltanto no (ma no a cosa?)…

Questo è lo schema, e qui bisogna muoversi: non importa nulla il fatto che centinaia di attentati con stragi dell’Isis siano ben diversi da due bulli che certamente cattolici non sono e che non hanno ucciso nessuno. Poco importa che, se il fatto è veramente avvenuto, è chiaro che si tratta semplicemente di una vendetta che nulla ha di cristiano (qualche bullo ha voluto fare, con due immigrati, qualcosa di minimamente analogo a quello che era successo a Dacca, non certo per fede nel Vangelo).

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Non importa che la notizia dei due bulli sia, come si poteva intuire, una bufala (come racconta Vera tv, la tv di san Benedetto del Tronto, vicino Porto d’Ascoli)! Per Galantino il nemico è sempre lì, tra i cattolici.

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Autore: Libertà e Persona

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