Quello che il governo Renzi, il Pd, M5S e il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone, con il silenzio complice del ciellino nuovo corso Gabriele Toccafondi (che è nel posto che occupa pur non essendo stato eletto, ma in virtù della sua amicizia con Denis Verdini e Renzi) è l’educazione sessuale di stato.
Ci provò, molti anni fa, l’onorevole Cicciolina, allora in parlamento grazie ai radicali.
Oggi la scusa è la lotta al bullismo, al femminicidio ecc.
Ma la verità è un’altra: un governo che ha di fatto legalizzato il matrimonio omosessuale, che ha difeso la pratica dell’utero in affitto, che vuole l’adozione ai gay, che schiera al suo interno pezzi da novanta del mondo gay-trans, vuole imporre la sua visione della vita: vuole che ai bambini, sin da piccoli, venga insegnato che i sessi non sono due, ma tre, o molti di più; che non è vero che si nasce maschi o femmine, ma che si può avere il pene, ed essere femmine, non averlo, e divenire maschi… che è giusto che due uomini ricorrano ad un utero in affitto per fare un figlio, e che due donne possono comperare il seme di un maschio e farsi un figlio, senza che l’assenza del padre significhi alcunchè…
Ma questo è ancora poco: immaginiamo per un attimo cosa può significare il fatto che da settembre la scuola, compreso l’asilo e le elementari, possono diventare il luogo in cui si parla di sesso, famiglia, transessualismo…
Non stiamo parlando soltanto di sottrazione ai genitori del loro compito educativo; stiamo parlando anche di questo: oggi ad essere protagoniste sono le associazioni di gay, di lesbiche e di transessuali, che quindi entreranno nelle scuole, con regolare pagamento del Ministero, a spiegare ai giovani il loro “punto di vista”; ma un domani anche altri vorranno dire la loro, e magari si accrediteranno per farlo: per esempio coloro che sostengono che anche la pedofilia sia solo una variante del comportamento sessuale; oppure i fautori della poligamia, quelli del libero amore, del poliamore, della pornografia…
Già oggi, senza nessuna legge che lo solleciti, abbiamo casi di scuole in cui sono state chiamate a fare lezioni sulla sessualità delle prostitute, o persone che sostengono la liceità del rapporto sessuale con animali; abbiamo persone disturbate che approfittano dei ragazzi per esporre le loro perversioni in ore di lezione… Cosa succederà domani?
Ve li vedete, i ragazzi, sottoposti al fuoco di fila delle mille idee sul sesso che presunti educatori sottoporranno loro?
Altrove si fa, dicono. In Europa si fa già, affermano.
Sì, per esempio in Olanda. Come ricorda il Fatto quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/08/educazione-sessuale-in-olanda-si-inizia-a-4-anni-in-italia-non-ce-una-normativa/1008863/), che è favorevole: “Le best practices vengono attuate in Benelux, paesi scandinavi, Francia e Germania. E l’Italia? La Chiesa fa muro e la classe politica si adegua: decenni di proposte per introdurne l’insegnamento tra i banchi e neanche una legge in materia…”.
Forse bisognerebbe ricordare il tasso di divorzi, di violenze carnali, di suicidi, propri di questi paesi, o di altri paesi lodati dal suddetto giornale, come la Svezia e la Danimarca, dove non mancano “civilissime” “lezioni con prostitute e omosessuali”, non è certo inferiore a quello italiano, anzi!
L’educazione all’affettività, onorevole Faraone (uno dei responsabili della “buona scuola”) non spetta allo Stato etico, che oggi vuole coppie gay e utero in affitto, domani, magari, con partiti islamici al potere, matrimoni combinati e poligamia… Spetta ai genitori!
Per Faraone: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/11/chi-e-davide-faraone-il-renziano-accusato-da-m5s-di-avere-rapporti-con-la-mafia/809428/
http://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/gender-a-scuola-provita-chiama-e-il-miur-risponde/
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