Mi scuseranno i lettori cui l’argomento non interessa, ma la mia convinzione, espressa più volte nei mesi scorsi, di negare l’8 per mille alla Cei di Mons. Nunzio Galantino ha trovato moltissimi sostenitori (l’articolo è stato letto da migliaia e migliaia di persone), ma anche obiezioni: “così togliamo alle parrocchie e a tanti bravi sacerdoti i soldi per andare avanti”.
Non è possibile qui dimostrare che questa obiezione è falsa, se non con qualche esempio: un gettito minore sarà un chiaro segnale dei fedeli contro quella linea Galantino che sta sterilizzando Forum delle Famiglie, Movimento per la Vita (qualcuno si è accorto che non ha mai aderito al family day?) e Scienza & Vita (commissariata e ridotta al silenzio, all’inconsistenza)..
Queste associazioni prendono centinaia di migliaia di euro dall’8 per mille. E’ ancora utile e necessario?
Facciamo pure di sì. Perchè, nonostante la ormai evidente irrilevanza, vi sono dentro anche tante persone che meritano un aiuto ai loro sforzi.
Ma SAT 2000, la tv della Cei diretta da Paolo Ruffini e Lucio Brunelli?
Quanti soldi dell’8 per mille finiscono in una televisione in mano all’ex direttore di Rai 3 (Ruffini è stato l’ideatore di moltissimi dei programmi più schierati politicamente e non certo favorevoli al mondo cattolici) e a quel Brunelli che, all’indomani del Family day, derideva pubblicamente la manifestaizone, dichiarando che ad essa avevano aderito, in realtà, pochissime persone?
Galantino non avrà il mio 8 per mille: vedremo se toglierà i soldi ai parroci, o al giornale (Avvenire) che fa ormai da megafono a Renzi, o alla televisione in cui, defenestrando dall’oggi al domani Dino Boffo ( come mai, in questo caso, nessuno ha alzato la voce, come ai tempi dello sgarbo a Boffo di Feltri?), o se risparmiera qualche centinaio di milioni di euro togliendoli ad una emittente che, come denuncia la Nuova Bussola di oggi, dà spazio ai cosidetti «cristiani Lgbt» (l’ennesima sigla fasulla, per sdoganadre il mondo LGBT anche nella Chiesa)?