Dopo la mazzata subita da Renzi alle elezioni amministrative, il governo del ragazzo di Rignano comincia a barcollare. E quando la barca del potere barcolla, in molti si preparano a saltare giù.
Non tutti però. C’è un uomo, mons. Nunzio Galantino, segretario della Cei, che su Renzi, sulla sua forza e stabilità aveva scommesso molto.
Deciso a farla finita con la stagione ruiniana, Galantino ha guardato sin dal principio al PD come al partito dei cattolici. Di qui il suo tentativo di smorzare ogni opposizione alla legge Cirinnà, portando a casa, tramite una pattuglia di deputati Pd a lui vicini, lo stralcio della stepchild adoption.
Unioni civili, senza utero in affitto: una simile conclusione avrebbe fatto esultare il monsignore, favorevole al ddl Cirinnà, ma appunto contrario, almeno in teoria, allo sfruttamento delle donne come forni per figli altrui. Avrebbe potuto dire: “Visto dove porta il dialogo? Sono stato proprio bravo a fare il mediatore, con i Lupi, gli Alfano e i cattodem!“.
Ma è andata maluccio, e la pattuaglia di catto-dem ha dimostrato ancora una volta di non contare nulla, niente, alcunchè. Non è riuscita a far condannare esplicitamente l’utero in affitto nè a fermare la stepchild adoption.
E pazienza, Renzi è forte, non sarà la trasformazione della famiglia a suon di leggi a far recedere Galantino. Però ecco la sopresa: Renzi perde; Renzi forse, non durerà tanto. E i cattolici pro Cirinnà franano: come l’ex ministro Lupi, 4 voti nella città in cui avrebbe voluto fare il sindaco.
Proprio all’indomani della notizia, i catto-dem sono tornati a respirare e fare rivendicazioni: ci siamo! Esistiamo! Noi non retrocediamo!
Avvenire del 24 giugno ha dedicato una pagina intera ai catto-dem, con questo titolo: Allarme dei cattolici del PD: Matteo cambi.
Sopra, un trafiletto dedicato a Bagnasco, che sul giornale di cui è proprietario trova di solito meno spazio dell’ultimo dei deputati PD.
Ebbene, nel paginone suddetto i catto dem riconoscono che il Pd sta tornando a perdere il voto cattolico, e spiegano come recuperarlo. Bisogna recuperare, bisogna recuperare: lo pensa Galantino, e lo pensano i catto-dem, che tutto sommato alla loro vita (politica) ci tengono.
Come fare, dopo tanto silenzio e inerzia sulle questioni fondamentali? La linea è la stessa imposta dal Forum delle famiglie galantinizzato: raggranellare quattrini per la famiglia, i minori, la natalità…, mentre gli altri dem la sfacsiano culturalmente e in ogni altro modo possibile.
Una strada che forse Matteo Renzi, l’uomo degli 80 euro, seguirà; ma non saranno certo 4 soldi a salvare una società anti-famiglia, anche grazie al “cattolco” Renzi, alla “cattolica Boschi”, ai catto dem intervistati (tutta gente che ha votato Cirinnà, e, in qualche caso, in passato ha lottato contro la legge 40/2004, ma che ai lettori di Avvenire viene presentata con il bollino di “cattolico”).
Tutta gente, gattopardo Tonini a parte, che non conta nulla…
Ma Avvenire di Galantino ci prova. Extra Pd, nulla salus. Bisogna salvarlo, questo Renzi.