Ho trascorso l’ inverno a San Pietroburgo, e altri due mesi in precedenza, studiando il russo e vivendo ben inserito nella realtà della Russia. Ho imparato e capito tante cose, anche sulla situazione politica internazionale, come pure sulle informazioni – vere o false – che vengono diffuse dai media.
E’ dunque in atto a livello internazionale una campagna di stampa ben strutturata contro la Russia. Non di rado sui nostri media vengono presentate notizie distorte, quando non menzogne, allo scopo di screditare la Russia e Putin, e cercare lo scontro. E’ incredibile notare come quasi tutti i giornalisti dicano le stesse cose, e abbiano le stesse vedute. Se chiediamo cosa pensano sulla legge elettorale o sulle pensioni ognuno ha la sua idea. Sulla Russia e Putin, invece, sono tutti d’accordo che sono cattivi.
Una delle menzogne che vengono messe in giro è che la Russia progetterebbe di invadere le repubbliche baltiche o l’Europa dell’Est. La NATO sta ammassando forze e facendo esercitazioni militari in quelle zone per un pericolo che però non c’è. E’ stato inventato solo per creare tensione, perché la Russia non pensa neppure lontanamente di fare mosse di questo tipo. Nessuno ne parla, e non c’è neanche nell’aria. E’ vero il contrario: la NATO sta tentando di accerchiare la Russia ed erodere la sua zona d’influenza (Ucraina, Serbia, Montenegro….) e sta quindi facendo ciò di cui l’accusa. La stessa guerra in Siria è stata provocata da fuori, cioè da una serie di paesi capeggiati dagli Stati Uniti, allo scopo di cacciare Assad – che è in buoni rapporti con Putin – e mettere al suo posto un uomo a lui ostile. E per raggiungere lo scopo – e in ultima analisi nuocere alla Russia – hanno anche messo in piedi la tremenda realtà dell’ISIS… Una cosa molto simile sta succedendo in Ucraina, dove i disordini, gli scontri e quindi la guerra sono stati suscitati da fuori, da lontano. Molti politici locali sono la longa manus degli Stati Uniti e della CIA, che è lorda di sangue.
Alcuni altri elementi di questa propaganda anti-russa: se viene pizzicato un atleta russo drogato è “doping di stato”; se qualche persona vicina a Putin ha dei conti a Panama, sono in realtà di Putin; se viene commesso qualche oscuro omicidio politico anche quello è “omicidio di stato”, e così via. Si potrebbe dirne ancora molte.
La Russia non si è prostrata davanti all’ideologia gender, e non ha intenzione di farlo. Sta anche cercando di restringere la legge sull’aborto. Questo deve dare molto fastidio ad Obama e i suoi, e potrebbe anzi essere una delle cause per le quali hanno concepito questo scellerato progetto, cioè far fuori la Russia, che potrebbe portare alla III Guerra Mondiale. Si parla spesso della presunta omofobia della Russia, ma pure non la si dice tutta fino in fondo. Questo paese sterminato, che si sta rimettendo in sesto, ha rifiutato la dittatura mondiale dell’omosessualismo, e questo è inaccettabile.
Si dice che in Russia c’è un regime e che Putin è un dittatore. Io non ho mai avuto questa sensazione. Anzi, Putin è molto popolare, e non piace solo a una minoranza della gente. Vero è, invece, che la Russia si sta faticosamente risollevando dal disastro del comunismo, e sta andando nella giusta direzione. Vengono ricostruite molte chiese demolite dal passato regime, o riaperte e ristrutturate se erano adibite a magazzini, cinema, palestre, ecc. Anche questo è in controtendenza con l’Europa e l’America di Obama. In Russia il cristianesimo viene rispettato anche da chi non crede. Nessuno alla TV si permetterebbe di sbeffeggiare i cristiani (ortodossi o cattolici).
Anche questo regime di sanzioni economiche imposto da Obama (e puntellato dalla Merkel) è assurdo, e nuoce profondamente all’Italia. I russi amano gli italiani, la loro cultura, la loro musica, il loro cinema e la loro cucina. Un italiano in Russia ha una carta in più perché è italiano. Il mercato russo sbava per comprare i nostri prodotti alimentari, ma non può farlo. Noi tuttavia, per non dispiacere ad Obama, seguiamo il regime delle sanzioni. La Russia è un’opportunità immensa per vendere i nostri prodotti e diffondere la nostra cultura, e piange il cuore vedere come noi la sciupiamo. Seguire questo andazzo internazionale che ci vuole nemici è assurdo e autolesionistico. Si dice che Berlusconi sia stato affondato da un complotto internazionale perché è amico di Putin. Non mi pare un’idea campata per aria.
Come è stata costruita San Pietroburgo? Lo zar Pietro il Grande venne a Venezia e ne rimase estasiato. Disse: voglio anch’io così! Chiamò quindi una squadra di architetti italiani – tutti ricordati ancora oggi da vie e monumenti – e gli commissionò di costruire una città dal nulla che assomigliasse a Venezia (con molti canali).
La Russia è anche odiata dalla Turchia, perché ha smascherato la sua connivenza con l’ISIS. Pertanto i turchi, insofferenti, hanno abbattuto un jet russo dopo 17 secondi di sconfinamento accidentale. La “cattivissima” Russia, per ritorsione, non ha risposto al fuoco ma, in assenza di scuse turche, si è limitata a contromisure commerciali. Ho sentito dire che le procedure militari prevedono in un caso del genere l’affiancamento del jet dall’aviazione del paese violato, con l’obbligo di atterraggio. Tra l’altro, la campagna anti-Russia ha subito un’impennata nei mesi scorsi, quando Putin ha iniziato a combattere l’ISIS in Siria e a sostenere Assad. A differenza di Obama, Putin ha combattuto veramente l’ISIS e questo non è andato giù a molti. Assad avrà anche tanti difetti, ma ha sempre rispettato i cristiani in Siria (cosa che non si può dire dei tagliateste dell’ISIS). In questo caso la menzogna è stata ripetuta come un mantra da quasi tutti i notiziari: Putin non bombarda l’ISIS ma la popolazione civile e i ribelli “moderati”. Sarebbe solo un caso, quindi, che l’ISIS abbia dovuto abbandonare vasti territori proprio in concomitanza delle azioni russe.
Per finire: quando sentite parlar male della Russia prendete la notizia con le pinze, perché la campagna di stampa è un fatto reale. La Russia non è omofoba, non è un paese dove mancano libertà e democrazia, dove ecc. ecc.. Non mi pare che l’Europa, con il suo pensiero unico che si vuole obbligatorio per tutti, possa dare lezioni di democrazia e pluralismo al paese di Puškin e Dostoevskij.
Un lettore