Umberto Veronesi, da un po’ di giorni, conduce una nuova battaglia. Dopo aver sponsorizzato l’eutanasia, l’aborto ecc., ora è la volta dell’ utero in affitto.
L’ ex capolista del Pd in Lombardia è un apripista. Pochi conoscevano il nome gender e già lui conduceva
la sua battaglia per diffonderlo.
Nel suo La libertà della vita (Raffaello Cortina, 2006), auspicava la riproduzione generalizzata per clonazione e si pronunciava contro la differenza sessuale.
E’ stato un ministro della nostra Repubblica.
Rileggere oggi alcune sue affermazioni rende edotti sul livello cui può condurre l’ideologia.
Che poi regolarmente i grandi giornali spacciano per “parola di scienziato”.
Autore: Francesco Agnoli
Laureato in Lettere classiche, insegna Filosofia e Storia presso i Licei di Trento, Storia della stampa e dell’editoria alla Trentino Art Academy. Collabora con UPRA, ateneo pontificio romano, sui temi della scienza. Scrive su Avvenire, Il Foglio, La Verità, l’Adige, Il Timone, La Nuova Bussola Quotidiano. Autore di numerosi saggi su storia, scienza e Fede, ha ricevuto nel 2013 il premio Una penna per la vita dalla facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione tra gli altri con la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana). Annovera interviste a scienziati come Federico Faggin, Enrico Bombieri, Piero Benvenuti. Segnaliamo l’ultima pubblicazione: L’anima c’è e si vede. 18 prove che l’uomo non è solo materia, ED. Il Timone, 2023. Ha una pagina youtube: https://www.youtube.com/channel/UC4keWMPfcFgyMAe3ke72HOw
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