Parlando della madre surrogata cui lui e il suo compagno sono ricorsi, a pagamento, per fare un bambino, il senatore del PD Segio Lo Giudice, cofirmatario del ddl Cirinnà, ha fatto cenno al fatto che quel bambino è stato subito separato dalla madre e allattato artificialmente, e non al seno.
Forse al lettore medio, a Ramazzotti ed Arisa, così come a molti deputati e senatori “colti e progressivi”, di allattamento frega niente. Però, visto che stanno scrivendo una legge che vuole cambiare la storia dell’umanità, la biologia, la genetica e alcune altre cosette, informarsi sarebbe utile.
Anche sul latte dall’aspetto un po’ schifosino che sgorga dal seno materno, con proprietà e qualità diverse nell’arco della stessa giornata (perchè la Natura sa fare alcune cosette di cui magari su Repubblica e sugli altri media impegnati, non si sono accorti). Eppure tutta
la letteratura scientifica e divulgativa sull’argomento, consiglia caldamente l’allattamento, al punto che esso viene favorito e incentivato in ogni modo, prima nei corsi pre-parto, poi all’ospedale. E perchè?
Semplicemente per due motivi, uno di tipo fisico, biologico, e uno di tipo spirituale.
Il latte materno, infatti, è il nutrimento più ricco e migliore per il bambino, e contiene non solo i nutrienti necessari per la sua crescita, ma anche anticorpi, ormoni materni, e sostanze in genere che fortificano il sistema immunitario; inoltre l’allattamento è un momento di contatto anche piscologico tra il bambino e la madre che prosegue, in altro modo, quello più forte e totalizzante presente in precedenza, durante la gravidanza.
Il bambino che esce dal grembo materno, infatti, vive una separazione brusca (ma necessaria), che oggi è resa sempre più breve e indolore, perchè invece di tenere il bambino in una culla, lontano dalla puerpera, come si faceva in passato, egli viene subito appoggiato sul petto materno: infatti riconosce odore, battito del cuore ecc. della madre, e questo lo rasserena e lo rassicura. Così il bambino, nel momento in cui ciuccia il latte dal seno materno, prova un duplice piacere: perchè oltre a mangiare e nutrirsi al meglio, sta ancora con la sua mamma e viene da lei introdotto, gradualmente, nel mondo.
Vediamo cosa è scritto in un depliant del Ministero della Salute: “Allattare al seno è prima di tutto un gesto d’amore. E’ il modo più naturale per continuare quel rapporto speciale e unico che si è creato tra te e tuo figlio durante la gravidanza. E’ un momento ricco di emozioni, che crea un legame intenso, aiutando te e il tuo piccolo a conoscervi e a crescere. Il tuo latte è il migliore alimento per il tuo bambino: lo nutre in modo completo e lo protegge da molte malattie e infezioni… Il latte materno è pratico, semplice, in una parola perfetto” (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_250_allegato.pdf).
Ecco, la senatrice Cirinnà non si adiri, ma prendersi cura dei gatti, cosa che rivendica sempre, non è lo stesso che prendersi cura di un figlio (e sapere di cosa egli abbisogna); il senatore Lo Giudice non si arrabbi neppure lui, non c’è nulla di personale: però, se non ha l’utero, nè il latte, non è colpa dell’omofobia. Se ha dovuto comperare l’ovulo di una donna, affittare l’utero di un’altra, e impedire al futuro bambino persino l’allattamento, tutto ciò è avvenuto non per causa del cardinal Bagnasco, nè della retriva Chiesa cattolica, ma della antichissima signora di nome Natura.
E Lo Giudice sa bene come la Natura funziona: per questo ha voluto allattare il figlio artificialmente. Ma la Natura è scritta dentro, non la possiamo cancellare: quel bambino, un giorno, vorrà indietro sua madre. E inizierà una grande sofferenza, non solo per lui, ma anche per il senatore Lo Giudice, perchè i figli sono “nostri” fino ad un certo punto. Molto presto ci chiedono spiegazioni. E l’essere padre si rivela chiaramente non un piacere o un diritto, ma una responsabilità e un servizio. Il figlio, oltre che una persona, un dono, che non si compera. pubblicato su Libero
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