Per Martin Lutero, che sarà un eroe del nazionalismo tedesco (colui che ha staccato la Germania da Roma e dalla latinità, e che ha legato la chiesa ai principi), gli ebrei sono:
«Esseri tanto disperati, cattivi, velenosi e diabolici fino al midollo sono questi ebrei, i quali in questi millequattrocento anni sono stati la nostra piaga,
pestilenza, e ogni sventura, e continuano ad esserlo»; sono «velenose, aspre, vendicative, perfide serpi, assassini e figli del demonio, che pungono e nuocciono in segreto, non potendolo fare apertamente». occorre radere al suolo le loro case, le loro scuole, le loro sinaghoghe…
Per Voltaire la loro colpa è di essere ignoranti, barbari, perversi, intolleranti.. .e di aver creato il cristianesimo, degno erede della loro stupida malvagità
Kant si augura l’eutanasia dell’ebraismo; alla fine gli ebrei possono restare in Europa a condizione di non essere più ebrei…
Per Karl Marx, “Qual è il fondamento mondano del giudaismo? Il bisogno pratico, l’egoismo. Qual’ è il culto mondano dell’ebreo? Il traffico. Qual è il suo dio mondano? Il denaro…Mammona è il loro idolo, essi lo pregano non soltanto con le loro labbra, ma con tutte le forze del loro corpo e del loro animo.. La terra ai loro occhi non è se non una Borsa, ed essi sono convinti di non avere quaggiù altra destinazione che quella di divenire più ricchi dei loro vicini…”
…
La I pagina del celebre studio di George Mosse, Il razzismo in Europa (Laterza), sulle basi settecentesche ed illuministe del razzismo:
La conclusione del celeberrimo testo di Leon Poliakov, Il mito ariano (Riuniti), in cui si ricorda come la “tradizione giudaico cristiana era antirazzista ed antinazionalista“, e fu necessario distruggerla ed oscurarla pre proclamare il “razzismo scientifico” e l’antisemitismo moderno: