Progetti di legge provinciali e statali, come il ddl Zanella-Civico e il ddl Fedeli, lo testimoniano in modo inconfutabile: i piani dell’offerta formativa delle scuole dovranno adottare insegnamenti interdisciplinari volti a “eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla impropria ‘identità costretta’ in ruoli già definiti delle persone in base al sesso di appartenenza”.
Alcuni studiosi – in accordo con Papa Francesco che la ha definita un’idea per colonizzare il popolo e cambiare la mentalità comune – vedono in questa ideologia, nata negli anni Cinquanta ad opera del dott. John Money, lo strumento ideale per annullare il dato biologico della differenza sessuale e sostituirlo con una astratta equiparazione di tutti i possibili orientamenti. Un’arma politica, dicono, per diffondere il relativismo sessuale e promuovere la tendenza all’omosessualità. Altri studiosi, di contro, vedono in questa teoria un’opportunità per costruire una società più giusta e con diritti uguali per tutti, un mondo cioè dove le differenze si annullano per giungere a un pieno riconoscimento dei princìpi di eguaglianza e pari opportunità fra tutte le persone.
Altri ancora, infine, sostengono che la teoria gender non esiste e che essa sia una invenzione dei detrattori delle leggi per il contrasto delle cosiddette ‘discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale’.
L’appuntamento è fissato per giovedì 12 marzo 2015 alle ore 17.30 presso l’Aula Magna dell’Oratorio del Duomo, in via Madruzzo 45 a Trento.
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Alberto Bondolfi, nato a Giubiasco (Canton Ticino/Svizzera) nel 1946. Professore di etica presso la Facoltà dell’Università di Losanna e l’Università di Ginevra, nel 2012 è diventato direttore del Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler a Trento. E’ attualmente membro del Comitato nazionale svizzero per la bioetica.
Massimo Gandolfini, nato a Roma il 31 agosto 1951, sposato, padre di sette figli e nonno di due nipotini. Psichiatra e Neuroscienziato, è professore di Neurochirurgia e direttore del Dipartimento di Neuroscienze della Fondazione Poliambulanza dell’Istituto Ospedaliero di Brescia. Membro della Commissione etica dell’Ordine dei Medici della Provincia di Brescia, è anche Consultore neurochirurgo della Sacra Congregazione per le Cause dei Santi presso la Santa Sede. È vicepresidente nazionale di Scienza & Vita e presidente nazionale dell’associazione VitaÈ.