Il noto vaticanista John Allen, in modo semiserio, ha dato i premi ai partecipanti al Sinodo straordinario sulla famiglia. Perchè quello appena vissuto, dice Allen, è stato un sinodo degno della miglior trama di Hollywood. L&P riporta per i suoi lettori i premi consegnati dal vaticanista USA, aggiungendo qua e là, liberamente, qualche notarella e commento. Perchè, come diceva Victor Hugo, “è dall’ironia che comincia la libertà”:
– Premio “A Bridge To Far” per la personalità che in modo più spettacolare ha calcato la mano cercando di ottenere unilateralmente un risultato a cui il Sinodo stesso non era pronto. And the Oscar goes to… Archbishop Bruno Forte of Italy!! Per essere stato l’autore principale della Relatio post-disceptationem. Che è stata descritta dal decano dei vaticanisti John Tavis come un vero e proprio “terremoto”, a causa del suo incredibile linguaggio positivo nei confronti dei gay, delle coppie conviventi e dei divorziati risposati. (per la serie: non tutte le ciambelle riescono con il buco…)
– Premio “Alfredo Ottaviani Opposition Figure” per la voce più schietta del dissenso. And the Oscar goes to…Cardinal Raymond Leo Burke. Per essere stato il più chiaro e fermo oppositore della Relatio post-disceptationem (e non solo).
– Premio “John Wayne as Gengis Khan” per i partecipanti sinodali i cui contributi sono stati più ampiamente fraintesi. And the Oscar goes to…Ron e Mavis Pirola di Sidney (Australia). Il 6 ottobre hanno raccontato la vicenda di alcuni loro amici cattolici che per Natale hanno accolto il compagno del loro figlio gay. (per la serie: strane storie)
– Premio Dirti Harry “Make my Day” per la personalità del Sinodo che ha consegnato il più spettacolare commento di una riga. And the Oscar goes to…Cardinal Walter Kasper. A proposito dell’opposizione dei prelati africani al sinodo ha detto: “loro [i prelati africani, NdR] non ci dovrebbero dire quello che dobbiamo fare”. Qualcuno ha voluto leggervi, tra le righe, “go home, sporco negro!” Brutali effetti della “parresia” sinodale. Comunque il tutto è stato arricchito da un grande colpo di scena, grazie alla registrazione audio dell’intervista che conteneva questa vera perla. L’intervista, infatti, dopo essere stata data, è stata smentita. E poi lo smentitore è stato smentito dall’audio messo on-line dal bravo giornalista. (standing ovation).
– Premio “Alfred Hitchcock” per la miglior regia di una grande storia ricca di “suspence”. Nessun dibattito sul vincitore. And the Oscar goes to… Papa Francesco. Oltre alla straordinarietà di quello che abbiamo appena vissuto c’è anche la lunga attesa per quello che vivremo al sinodo ordinario dell’ottobre 2015. Una storia lunga un anno verso un finale da thriller. Titolo: Come back to synod.