Il Settimanale di Padre Pio: una rivista unica nell’ambiente cattolico

di Fabrizio Cannone

Il mondo cattolico italiano, non privo di vari difetti e limiti storici, possiede però una grande sensibilità culturale, un notevole dinamismo e una ramificatissima attività, praticamente in ogni ambito sociale.
Espressione di questa non-marginalità e di questo dinamismo si hanno senza dubbio nel numero di quotidiani, riviste, gazzette, bollettini, fogli, e insomma in molteplici iniziative editoriali degne di nota e ben presenti nel panorama culturale nostrano. Non conosco il numero delle riviste e dei periodici di ispirazione cattolica che si pubblicano nel Bel Paese, ma essi sono centinaia, ed è difficile in Europa e nel mondo intero trovare una realtà simile.
Gli ultimi anni, a livello ecclesiale segnati dal passaggio dall’era Giovanni Paolo II (1978-2005) al pontificato né breve né lungo di Benedetto XVI (2005-2013), hanno visto la nascita e lo sviluppo, oltre che di moltissimi blog cattolici (basta vedere la loro quotidiana recensione su siticattolici.it), anche di ottime riviste di taglio apologetico, tra cui spiccano Il Timone, Radici Cristiane, ed altre.
Meno noto, ma non meno notevole, è Il Settimanale di Padre Pio, fondato e diretto dai Frati Francescani dell’Immacolata, la novella congregazione religiosa sorta grazie all’intuizione di Padre Stefano M. Manelli nel 1970. Il Settimanale, che non gode di alcun finanziamento e che non possiede nessun inserto pubblicitario, è al dodicesimo anno di pubblicazione ininterrotta, e questo è già un motivo d’onore.
Nel presente anno 2013 la rivista è arrivata a contare circa 3000 abbonati, ma la sua diffusione è molto più vasta ed è legata alla diffusione dell’ordine dei Francescani e delle Francescane dell’Immacolata, che in Italia sono presenti ormai in oltre 40 conventi, monasteri e santuari.
La bellezza del Settimanale e il suo maggiore pregio stanno nell’essere un periodico di taglio formativo-edificante, con una buona base culturale, ma altresì a misura di famiglia; senza tradire però, come è capitato spesse volte negli ultimi decenni a varie riviste anche prestigiose, il carisma cattolico che lo ha fatto nascere.
In ogni numero, di 36 pagine interamente a colori di formato A 4, vi sono varie interessanti rubriche fisse, più, ogni tanto dei dossier specifici. La rivista si apre sempre con un editoriale di Padre Manelli, figlio spirituale di Padre Pio, da cui ricevette il battesimo e la prima comunione, che dà un po’ il tono al numero. Ma poi all’interno vi è spazio per tematiche varie e di approfondimento: un articolo sul Santo Stigmatizzato del Gargano, uno (almeno) di mariologia, alcuni pezzi di attualità liturgica ed ecclesiale, una recensione, e vari articoli di taglio apologetico, accessibili e ben fatti. Non mancano mai delle utili risposte alle lettere giunte alla redazione (che si trova presso il Santuario di Ostra, nelle Marche), i consigli medico-pedagogici, e altre rubriche cattoliche.
Un certo rilievo viene dato alla liturgia nella sua forma straordinaria (la cosiddetta messa in latino), pur nel rispetto della varia sensibilità liturgica dei lettori ed anche al commento a fatti d’attualità, visti sempre dal punto di vista dell’insegnamento cattolico.
Firme autorevoli e abituali del Settimanale di Padre Pio sono oltre ai sacerdoti P. Manelli, P. Miotto, P. Genovese, P. Lanzetta, P. Apollonio, P. Lozzer e altri, sono i laici Paolo Risso, Corrado Gnerre, Lazzaro M. Celli, Lorenzo Bertocchi, Federico Catani, Antonio Farina, Fabio Trevisan, Alfredo de Matteo, Enrico Maria Romano, etc.
L’augurio è che il Settimanale possa trovare accesso in ambienti sempre più vasti, anche tenendo presente del prezzo tutto sommato modico dell’abbonamento (60 euro per 50 numeri annuali). Si veda in tal senso l’ottimo sito internet, da poco rinnovato (settimanaleppio.it).

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Autore: Libertà e Persona

La nostra redazione si avvale della collaborazione di studiosi attenti alla promozione di un pensiero libero e rispettoso della persona umana, grazie ad uno sguardo vigile sulle dinamiche del presente e disponibile al confronto. Nel tempo “Libertà e Persona” ha acquisito, articolo dopo articolo, un significativo pubblico di lettori e ha coinvolto docenti, esperti, ricercatori che a vario titolo danno il proprio contributo alla nostra rivista online. Gli articoli firmati "Libertà e Persona" sono a cura dei redattori.

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