http://www.youtube.com/watch?v=-M9yGc8s5t4&feature=player_detailpage
Galilei dimostrò la sfericità della Terra, “con l’osservazione”, questo grossolano errore di Cecchi Paone è di qualche tempo fa, ma si presta perfettamente a mostrare un importante meccanismo di disinformazione.
In realtà si tratta di un errore “di stato”, un errore diffuso ad arte per screditare il periodo storico pre illuminista. O meglio, la cultura della cristianità.
Se non fosse stato per un articolo apparso su UCCR non sarei venuto a conoscenza dell’ “infortunio” capitato a Cecchi Paone nel corso della trasmissione “Il Bivio”, condotta da Enrico Ruggeri.
Da UCCR riportiamo un commento:
il Pa(v)one nazionale ama anche presentarsi, durante il resto dell’anno, come fine intellettuale, come scienziato, come studioso. Ma anche qui con scarsi risultati come dimostra il filmato qui sotto di una puntata della trasmissione televisiva “Il Bivio”, condotta da Enrico Ruggeri. Il grande intellettuale omosessuale e anticlericale, dopo la classica citazione su Giordano Bruno (lasciando stranamente fuori le Crociate, l’Inquisizione e il Pio XII nazista), ha toccato un altro cavallo di battaglia laicista, ovvero il “caso Galilei”.
La notizia è nel fatto che un giornalista che viene accreditato come divulgatore scientifico, ex conduttore de La macchina del tempo, è caduto proprio sul proprio terreno, la scienza.
L’articolo su UCCR si conclude giustamente ristabilendo la verità dei fatti, una verità accessibile a tutti essendo disponibile su Wikipedia(tradotta dall’amico Francesco Santoni n.d.r.):
Chiunque nel Medioevo dava per scontato che la Terra fosse sferica, come spiega l’ottima pagina realizzata su Wikipedia e su Sapere.it, dove si sottolinea anche che «la moderna idea (sbagliata) che nel Medioevo si credesse che la Terra fosse piatta è entrata nell’immaginario collettivo nel XIX secolo, frutto delle idee positiviste». Ecco da dove attinge chi si è occupato più di dare compulsivamente la caccia ai presunti omofobi, piuttosto che usare il tempo per documentarsi.
E qui il discorso potrebbe ritenersi chiuso, ma è proprio da questo punto che ritengo importante proseguire. Il passaggio col quale si liquida l’origine della bufala della Terra piatta “frutto delle idee positiviste” va adeguatamente spiegato e ampliato.
Per farlo possiamo attingere alle parole del più importante evoluzionista degli ultimi decenni, Stephan Jay Gould, personaggio al di sopra di ogni sospetto, che viene ampiamente esaltato e celebrato dal versante darwinista. Nel suo libro “I pilastri del tempo“, compare un interessantissimo capitolo, il terzo, che ha il seguente titolo:
Colombo e la Terra piatta:
un esempio di falsificazione nel conflitto tra scienza e religione
Come rivela S.J. Gould, la falsa credenza della Terra piatta non fu una casuale conseguenza del clima positivista, ma una consapevole invenzione finalizzata a screditare la religione come nemica della scienza. Ma Gould si spinge oltre, la truffa della Terra piatta fu figlia in particolar modo della propaganda messa in moto con l’apparire della teoria di Darwin:
Non sarebbe esagerato affermare che la rivoluzione darwiniana ha direttamente innescato questa influente concettualizzazione del XIX secolo della storia dell’Occidente come guerra tra scienza e religione.
S. J. Gould – op.cit. pag. 114
E non per niente quando nel marzo scorso su Pikaia (il portale dell’evoluzione) si decise di celebrare S. J. Gould, venne proposta una votazione sui suoi libri omettendo proprio lo scomodo “I pilastri del tempo”:
Il fatto era stato già segnalato su CS–Celebrare S. J. Gould, o nasconderlo?
Ma allora non è possibile ridurre l’episodio della trasmissione di Enrico Ruggieri ad un semplice caso di ignoranza da parte di Cecchi Paone, si tratta di qualcosa di ben più serio. La falsificazione della storia operata nel caso della “Terra piatta” è parte di una vera e propria opera di disinformazione che vede compiersi pienamente il motto orwelliano del romanzo 1984:
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
E’ da un secolo e mezzo che il passato viene manipolato per mostrare la marcia trionfale del progresso positivista, di cui la teoria di Darwin è il vessillo, contro l’oscurantismo cattolico, e quindi l’affermazione di Cecchi Paone, lungi dall’essere un errore, è corretta e rispecchia quello che il “politically correct” richiede.
Anche sui manuali scolastici si lascia credere che le cose siano andate così, come testimoniato dal seguente brano ripreso da un testo molto diffuso:
Non può sfuggire il fatto che, secondo questa falsa ricostruzione, tra un’antichità classica scientifica e razionale, e la modernità ci sia stato un evo cristiano oscurantista. Che le cose non stessero affatto così lo dimostra la Divina commedia in cui non solo è rappresentata la Terra sferica ma anche un corretto concetto di gravitazione, come si evince dalla seguente illustrazione:
Ma sempre sullo stesso manuale di liceo troviamo quanto segue:
Incredibilmente l’abbandono di un approccio religioso, su cui si sarebbe edificata la moderna astronomia, sarebbe stato operato da scienziati profondamente credenti come Copernico, Galilei e Newton. Come revisionismo storico non è niente male.
La falsificazione del conflitto tra scienza e fede iniziata nell’800, e denunciata da S. J. Gould, è dunque ancora operante e non sembra che i responsabili dell’istruzione intendano cambiare lo stato delle cose.
La notizia non è mai stata ripresa dagli organi di stampa: nel mondo dell’orwelliano “Grande Fratello” la credenza medievale nella Terra piatta è una verità.
E quindi non c’è niente da dire.
Grazie dell’articolo professore, Cecchi Paone purtroppo non è ignorante, è in malafede il che è molto molto peggio. La sua malafede è paragonabile solo alla sua arroganza con la quale liquida chi non la pensa come lui
Caro Alvaro, facciamo bene a segnalarli così almeno, quando qualche nostro conoscente ce li porta come esempi, sappiamo come rispondere loro. Un saluto